L’ ANNO DELLA FEDE
Carissimi,
eccoci sulla linea di partenza di una nuova ed entusiasmante avventura spirituale e umana che ci vede con lo sguardo fisso verso la méta del nostro “correre nell’amore”: la realizzazione del Progetto Pastorale Parrocchiale “ARCOBALENO” che quest’anno avrà una connotazione e direzione ben precisa indicataci dal Papa Benedetto e dall’Arcivescovo Crescenzio.
Dopo la pausa estiva nella quale abbiamo trovato il “tempo di viaggiare dentro per riempire il cuore e l’animo di meraviglia; di incontrare Dio, seduti ai suoi piedi, e contemplare nella calma del riposo, lo splendore del suo volto di Padre, di Amico e di Fratello; di riprendersi le ore, l’essere, la vita per imparare a gestire la propria avventura; la contemplazione e una serena passeggiata nella storia dell’anno pastorale per evidenziare le cose belle vissute e assaporare la dolcezza dell’Amore di Dio sperimentato nelle persone, negli eventi, negli incontri, nelle feste, nelle celebrazioni e nella carità dove lo Spirito ci ha condotto con il soffio leggero della sua tenerissima presenza” (Qui Piedigrotta Giugno 2012); e dopo la rigenerante “storia d’amore” con la Mamma e Regina di Piedigrotta nei giorni pieni di cielo che abbiamo vissuto all’inizio di Settembre ci fermiamo un momento per aprire gli occhi negli occhi di Dio, mettere le mani tra le sue mani, fermare i piedi sulle sue orme ed espandere il cuore nel suo costato sempre aperto ad accogliere chi desidera entrarvi per poter essere ciò che è stato reso e diventare ciò che è chiamato a testimoniare. Ci attende, ancora una volta, un anno di Grazia e di gioia: quanti sono i doni ricevuti e ci vien voglia di cantare Alleluia Gesù è il Signore! Ora ecco la Grazia di allargare il cammino della nostra parrocchia, che già da tempo si è protesa verso la presa di coscienza di una fede più consapevole e desidera percorrere le vie del rinnovamento Conciliare e post- giubilare dove “la pastorale ordinaria …. non risulti una stanca gestione dell’esistente, una consuetudine ripetitiva di esperienze standardizzate, ma si apra a prospettive rivitalizzanti e creative di un nuovo modo di essere chiesa. Non si tratta, quindi, di un aggiustamento di posizioni, ma di una vera e propria conversione pastorale. Per essa chiedo -ci dice il Cardinale- un atto di coraggio: il coraggio di intraprendere vie nuove, adeguando obiettivi, metodi e strumenti alle concrete esigenze della gente che vive nel territorio”. (Crescenzio Sepe, Lettera pastorale 29 giugno 2012 Per amore del mio popolo… non tacerò pag.16)
Quali saranno le nostre vie nuove, i nostri strumenti, i nostri metodi e i nostri obiettivi? Sarà bello cercare insieme lasciandoci guidare, dentro la Chiesa, dallo Spirito di Dio.
In questo ANNO DELLA FEDE (11 ott 2012 – 24 nov. 2013) saremo chiamati a rivedere i nostri percorsi per riprogrammare e assumere con coraggio e fiducia ciò che la Chiesa universale e diocesana ci proporrà. Tutta l’attività pastorale dovrà essere in quest’ottica per condurre il passo della fede e della vita nel cuore stesso della Chiesa popolo di Dio in cammino nella storia degli uomini.
Il Papa ci invita a riflettere che “l’ANNO della FEDE è un invito ad una autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo”. (Benedetto XVI “La porta della fede” 6). Organizzeremo così percorsi di catechesi per approfondire e rinnovare la fede alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica e i documenti del Concilio Vaticano II seguendo il cammino indicato dallo stesso Benedetto XVI.
La Fede e la Carità saranno le molle che muoveranno il nostro cuore e le nostre mani perché ognuno possa sentirsi amato da Dio e rispettato nella sua dignità di uomo; in questo senso diventa indispensabile, nell’ottica del giubileo per Napoli e del piano pano pastorale della chiesa italiana una attenzione “alla formazione di un laicato maturo, capace d’interpretare e rielaborare il messaggio cristiano, di accostarsi alla vita della città con vera passione civile; un laicato che operi non solo a servizio della comunità, ma stia dentro le situazioni del mondo e sappia orientarle con forza profetica e trasformatrice; un laicato che senta come propria la cultura della cittadinanza cosicché il Regno di Dio diventi lo spazio dove impariamo a unire la Chiesa e la strada”. (Crescenzio Sepe Lettera pastorale 29 giugno 2012 Per amore del mio popolo…non tacerò pag.18).
La “conversione” partirà dall’ottica Giubilare di mettersi tutti, operatori pastorali e popolo di Piedigrotta, con decisione e determinazione nell’atteggiamento di essere in prima persona coloro che usufruiscono dei processi educativi, tutti alla scuola per imparare la VITA BUONA DEL VANGELO e poi insieme con umiltà (rara qualità nella protervia contemporanea del credersi arrivati e maturi nella fede) e con coraggio a camminare verso l’unica Verità che è il Signore Nostro Gesù Cristo.
Vorrei lasciarvi come meditazione e incipit dell’anno due strofe di una canzone che già cantiamo:
Fede è….
è cercare Colui che non conosci
è conoscere Colui che non vedi
è vedere Colui che non tocchi
è toccare Colui che non ami
è amare Colui che già:
ti ha cercato, t’ha conosciuto
e ti ha visto, ti ha toccato, ti ha amato.
È fidarsi di Chi di te si è già fidato
affidando alle tue fragili mani un dono d’amore
che vale ogni rischio.
Gioia è…
è una stretta di mano ad un amico
è un amico che dice: “io ti amo”
è un amore che sboccia per incanto
è un incanto che esplode nella mente
è amare Colui che già
è tuo amico, stringe la mano
e ti ama come un incanto che ti esplode.
A tutti auguro un buon anno pastorale nella benedizione del Signore perché egli custodisca il vostro cuore, renda forte la volontà e tempri il coraggio di lasciarvi amare da lui e di rispondere con generosità al dono della fede, della speranza e della carità che la sua infinita misericordia vi elargisce con generosità.
Don Franco De Marchi
parroco