NATALE DI RICONCILIAZIONE
Carissimi,
stiamo vivendo l’Anno della Riconciliazione, anno di Grazia del Signore, anno di gioia, di festa e di carità, anno nel quale siamo invitati a lasciarci coinvolgere, nel soffio dello Spirito, per accogliere il meraviglioso dono del Padre: la salvezza che è in Gesù Cristo attraverso la riconciliazione con il perdono dei peccati, la pace e la solidarietà con gli altri.
Ancora una volta, per noi Dio nascerà bambino e, presentato da Maria, la Madre, all’umanità distratta, affannata, frettolosa e occupata in mille cose che non danno ciò che essa stessa cerca, dona la serenità e la felicità del cuore e di tutta l’esistenza quotidiana.
Il quotidiano è questo:
- il luogo dell’incarnazione di Dio,
- lo spazio della grazia che ci viene offerta.
Non l’occasionalità dell’avvenimento o del festeggiamento, ma l’esserci di Dio nelle ore del tempo e nello scorrere dei minuti sul quadrante del vivere.
Un Uomo-Dio che condivide l’esistenza trasformando il feriale in festa dell’incontro e il cammino storico della vita in gioia di stare con gli uomini lui che è per noi oggi l’Emmanuele il Dio con noi.
NATALE è tempo
- di famiglia e di comunità riconciliate da Dio che si donano il perdono vicendevole;
- di scoperta dei valori della persona ritrovati nelle dimensioni profonde e sacre della persona stessa;
- di perdere tempo per gli incontri che rinsaldano i rapporti smarriti nelle abitudini;
- di ritrovare un po’ di quella innocenza così facilmente perduta dentro mode schizofreniche;
- di stupore per tutto ciò che nasce dentro e fuori di noi e non ce ne eravamo mai accorti.
NATALE non è il tempo
dove si diventa più buoni, più bambini in una sorte di alienante nostalgia di purezze perdute definitivamente,
ma è la possibilità
di essere buoni sempre, di tornare bambini per vivere e non sopravvivere ad una vita intesa come destino che schiaccia e stritola l’anelito di autenticità, di protagonismo creativo e responsabilità costruttiva.
NATALE è oggi per noi,
tempo di grande festa che apre un anno di pace cercata, sussurrata, gridata e costruita da chi, forte e coraggioso, è capace di offrire perdono e riconciliazione; da chi non si lascia suggestionare dai facili scoraggiamenti e reagisce alla sopportazione passiva e alla fuga dal momento storico per camminare verso l’uomo e, amandolo, costruire una società nuova dove: pace, progresso e uguaglianza non saranno più solo belle parole, ma responsabilità e impegno di ognuno.
Auguro a tutta la comunità parrocchiale e ad ogni singola persona di fare l’esperienza di incontrare l’illustre festeggiato, di lasciarsi “sedurre” dal suo insegnamento e di adoperarsi perché altri abbiano la gioia di conoscerlo, amarlo e seguirlo.
Vorrei rivolgermi a ciascuno di voi, carissimi, per porgervi il più bello e santo augurio.
Gesù che nasce porti
il sorriso a tutti i bambini,
la gioia di crescere bene ai tutti giovani,
il lavoro creativo e soddisfacente agli adulti
la serena volontà di un amore fedele agli sposi
la fiducia e il coraggio di educare ai genitori
la saggezza dei giorni agli anziani,
il riposo e la luce divina ai defunti
la volontà di costruire il bene alla nostra città
la pace a tutto il mondo.
Buon Natale
a chi ha preso coscienza della sua preziosità
e a chi è ancora distratto.
Buon Natale
a chi riconosce il Signore che viene
e a chi ancora fa fatica a sollevare lo sguardo al cielo.
Buon Natale
a chi ha la gioia di offrire il dono di Dio che porta in sé
e a chi lo offre senza la gioia di conoscere questa bellezza.
Buon Natale a chi canta la vita e l’amore
e a chi piange la morte e il dolore.
Buon Natale fratello, sorella,
dono prezioso della Paternità di Dio
luogo santo della Salvezza di Cristo
certezza serena del Soffio vitale dello Spirito.
Don Franco De Marchi
parroco