La Missione di Safà dei Canonici Regolari Lateranensi.
La piccola realtà di Safa è situata nella zona Sud Ovest della diocesi di Mbaiki, nella Repubblica del Centrafrica (abbreviato: RCA o CAR)
Le condizioni di vita sono molto difficili per la grave crisi che attraversa quella società in tutti i suoi aspetti: istituzioni, famiglia, salute, istruzione, lavoro. Ogni tentativo di formazione allo sviluppo è reso più difficile perché il lungo periodo di colonizzazione ha abituato la popolazione a vivere di assistenza e di aiuti.
Nel 2003 i Canonici Regolari Lateranensi italiani hanno deciso di accogliere l’esperienza missionaria come dono per un nuovo slancio sulla via dello Spirito, sentendo che l’accoglienza di nuovi fratelli, la conoscenza di culture e tradizioni diverse dalla nostra e soprattutto la condivisione delle gioie, delle sofferenze e della speranza dei più poveri siano per tutti fonte di ricchezza, perché è nel volto dell’altro che incontriamo il volto di Dio. Dopo un periodo di riflessione e di confronto con diverse possibili realtà – Mozambico, Guatemala, RCA – l’Ordine ha deciso di rendersi disponibile nella RCA, sentendo forte il richiamo di una terra povera e quasi sconosciuta a tanti.
Il 22 ottobre 2004, accolti dal Vescovo, Mons. Rino Perin, sono giunti a Safa i nostri primi missionari, don Sandro Canton e don Alessando Venturin e subito si sono messi al lavoro: riparazione della casa – cui è stato dato il nome augurale di “Chalet della pace” – studio della lingua, visita alle comunità che da tempo non vedevano una presenza sacerdotale costante. Per i lavori della casa e dell’orto – che è divenuto il fiore all’occhiello della missione, con la produzione di ortaggi di ogni tipo – l’intento principale dei nostri missionari è stato quello di sollecitare un impegno personale in quanti chiamano a collaborare, perché possano ripetere l’esperienza nei propri cam
pi e pian piano provvedere personalmente alla propria sussistenza. Sarebbe impossibile annunciare la lieta novella del Vangelo senza risvegliare nelle persone la coscienza della propria dignità, senza dimostrare che, con pazienza e impegno, è possibile migliorare la realtà di una terra attualmente povera, ma non priva di risorse.
Il primo anno non è stato facile. Per ogni tipo di acquisto è necessario andare nella capitale, Bangui, che dista 120 Km. e quattro ore di macchina, dato lo stato delle strade, peggiorato dalle continue piogge. Ma quanti di noi conoscono i nostri amici missionari sanno bene che non si sarebbe risparmiato per dare la priorità al rapporto con le comunità e non lasciare irrisolti i “piccoli” problemi quotidiani: la fame, le malattie, le operazioni chirurgiche…La salute degli stessi missionari è stata messa a dura prova, specialmente per l’aggressività della malaria e perché la grande fatica rendeva impossibile ritemprare il fisico. Per questi motivi Don Alessandro è dovuto rientrare per cure e tuttora è in Italia. Don Sandro ha continua ad affrontare da solo tutto il lavoro per circa un anno, aiutato da una comunità religiosa femminile francese, le Suore dell’Alliance, presenti a Safa da oltre 25 anni, impegnate soprattutto sul piano della salute.
A partire dal 19 gennaio 2007 sarà a Safa Don Mauro Milani insieme a Don Sandro Canton.
Per leggere i progetti in corso nella missione di Safa:
Nella comunità scuola, salute e lavoro sono i tre fronti che richiedono più impegno: ma con le loro parole…
“Non siamo certo qui per progetti, siamo qui perchè crediamo nella presenza, nella solidarietà e nella speranza condivisa malgrado tutto. Siamo qui con la gente, condotti da Dio per annunciare, per essere tramite di umanità e di spiritualità, per dire senza troppe parole che la vita è tutto. E’ lo stesso Dio in cui crediamo”
(Dalla lettera di don Sandro: Safa, 31 gennaio 2005)