MISERICORDIA = “GREMBO CHE GENERA”
Cari Amici,
in questo mese entreremo nel tempo forte della quaresima, i quaranta giorni che ci preparano alla grande festa della Pasqua.
Sarà per noi cristiani un tempo favorevole per vivere non solo la nostra conversione che ci porterà a risorgere a vita nuova con il Risorto, ma soprattutto il tempo propizio per entrare concretamente nell’anno giubilare della Misericordia, iniziato l’8 dicembre scorso.
Giubileo è, come dice la parola, un anno di gioia speciale, in cui riconciliarsi con se stessi e con gli altri. Papa Francesco l’ha chiamato della “Misericordia” perché “la fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi (Misericordiae Vultus 1), l’architrave che sorregge la vita della Chiesa.
Misericordia è una parola che, soprattutto in questo anno giubilare, siamo invitati a riscoprire e ad accogliere. Ci sono alcune interpretazioni etimologiche per comprendere meglio il significato della parola stessa. La più conosciuta la fa derivare dal latino “miseris-cordare” che significa: dare il cuore ai miseri o alle nostre miserie. Alcuni giorni fa il cardinal Ravasi, in una sua omelia, facendo riferimento al termine ebraico rahahim da dove deriva il termine in oggetto, ha parlato di misericordia come del “grembo (della donna) che genera” e, quindi, paragonava la Misericordia all’amore che Dio ha per tutti noi come quello di una madre per i propri figli.
La Misericordia è il modo di essere di Dio. Egli dà tutto se stesso, per sempre, gratuitamente, senza nulla chiedere in cambio. perché è Amore. “Questo amore – dice papa Francesco – è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione.” (Misericordiae Vultus 8).
Perché si insiste tanto sulla Misericordia? Gesù ci ha dato un compito importante: “Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36). Noi come cristiani e come Chiesa abbiamo il compito di portare questo messaggio a tutti gli uomini. Il papa dice: “La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona…. È determinante per la Chiesa e per la credibilità del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima persona la misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre. La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia.” (Misericordiae Vultus 12).
Ho cercato di riproporre solo alcune indicazioni che ci sono state suggerite da papa Francesco nella sua bolla di indizione dell’anno giubilare. In quarta pagina di questo numero di “qui Piedigrotta” si riportano altri suggerimenti per vivere bene questo anno di misericordia a partire dal prossimo tempo di Quaresima.
Un abbraccio a ciascuno di voi.
Don Franco Bergamin
parroco