Carissimi, in vista dell’assemblea dei Consigli Pastorali Parrocchiali del IV DECANATO, che si terrà presso l’istituto Denza, in data 19 aprile, e in sintonia con il cammino di preparazione al Sinodo condiviso dalle 19 parrocchie che lo compongono, vi proponiamo DUE INCONTRI, in ciascuno dei quali verranno sinteticamente illustrati 2 degli ultimi 4 documenti sinodali, ancora in fase di approvazione. Il tutto nel rispetto dello spirito di comunione e condivisione non solo in ambito parrocchiale ma anche nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione all’interno del decanato, individuato, nei documenti sinodali, come strumento più idoneo, almeno al momento, a scardinare l’eccessiva autoreferenzialità delle parrocchie e ad aprirle al territorio. Gli incontri ci permetteranno anche una partecipazione più consapevole all’assemblea del 19 aprile, alla quale, speriamo sarà presente la maggior parte degli operatori pastorali.
Don Piero, parroco; Fulvia ed Ulrica rappresentanti parrocchiali al Sinodo Diocesano
Gli ultimi quattro documenti riguardano:
- La figura ed il ruolo dei LAICI ( VIII Sessione Generale: Spiritualità laicale e leadership); Così troviamo scritto al numero 2 di questo documento: “Il Sinodo ha uno scopo prettamente pastorale ed è ricerca comunitaria di un “aggiornamento” e di una attenzione ai “segni dei tempi” come diceva San Giovanni XXIII, aprendo il Concilio Vaticano II. In questo ambito per un sereno servizio alla nostra Chiesa di Napoli si muove tutto il Popolo di Dio, nessuno escluso. Per dare senso ai nostri contributi è stato essenziale avere sempre presente che siamo stati chiamati a dare senso al nostro cammino sinodale, insieme per sognare una pastorale vicina alle donne e agli uomini della nostra città, che sappia comunicare a tutti la vita nuova che viene dalla gioia del Vangelo.
- Quali caratteristiche deve avere LA PARROCCHIA di oggi e come interagisce con le diverse realtà laicali che si trovano nel territorio dove vive (IX Sessione Generale: Parrocchia e territorio).Al numero 1 troviamo scritto: “Questo documento ha lo scopo di suscitare il confronto nell’Assemblea sinodale dedicata alla riflessione sulla parrocchia. Porta alla domanda circa la vocazione della parrocchia nel tempo attuale, la cui risposta apre al percorso di ripensamento della proposta pastorale e della ridefinizione della sua struttura. Partendo dal disagio che le comunità vivono sia nel proporre cammini in preparazione ai sacramenti, sia nel coinvolgimento di giovani e adulti, il documento prova a definire delle conversioni necessarie, in gran parte emerse dall’ascolto”.
- L’importanza dell’EVANGELIZZAZIONE nella vita della parrocchia e della chiesa tutta (X Sessione Generale: Rischiare il coraggio); Al numero due troviamo scritto: “Il documento non ha come obiettivo quello di descrivere la natura dell’evangelizzazione e le criticità che la rendono complessa nella nostra chiesa locale, ma proprio partendo da questi due dati delineerà quattro dimensioni che si ritengono utili per nuove prassi pastorali di evangelizzazione: il nucleo fondante, il soggetto, i destinatari, lo stile.
- La figura del SACERDOTE di oggi e il suo compito (XI Sessione Generale: Date voi stessi da mangiare); Al numero 4 troviamo scritto: “Perché un documento sul sacerdozio a Napoli. Papa Francesco ha affermato che, sebbene l’identità del presbitero sia la stessa ovunque, «il modo di configurare la vita e l’esercizio del ministero dei sacerdoti non è monolitico e acquista varie sfumature in luoghi diversi della terra». Ogni comunità, quindi, ha il compito di compiere un continuo discernimento per riproporre, nel cambiamento, dei tempi la bellezza del sacerdozio ministeriale. Nel suo cammino sinodale, quindi, la chiesa di Napoli, in ascolto del dettato conciliare e dei pronunciamenti successivi dei Sommi Pontefici; memore dell’insegnamento del XXX Sinodo e dei suoi Pastori; pienamente in ascolto del Sinodo dei Vescovi sulla Sinodalità, raccoglie, dal suo passato recente, l’invito a incarnarsi sempre di più nel suo oggi e nella sua storia. Nell’uno e nell’altra, essa vuole sentire l’eco del Vangelo, per consegnare una traccia per discernere il futuro del ministero sacerdotale nella nostra realtà. Le novità che notiamo nelle trasformazioni sociali, infatti, avvolgono la vita della Chiesa ma anche quella del presbitero che in essa nasce, viene alla fede, cresce e matura. La diversità dei tempi e dei contesti impone un rinnovato ascolto della verità del sacerdozio, perché i sacerdoti di questa epoca nuova possano continuare ad avere l’odore delle pecore ed essere «pastori in mezzo al proprio gregge e pescatori di uomini». Non è un caso che, la Chiesa stessa, nella sua dimensione universale, si interroghi proprio sul rapporto che c’è tra ecclesiologia, sacerdozio ministeriale e formazione. Il bisogno di rinnovamento, però, non è un superare la storia, negarla; si tratta, piuttosto, di rigenerarla, consapevoli che è l’uomo che vive dei cambiamenti (formazione, condivisione di valori, cultura, priorità sociali, ecc.), mentre lo Spirito che lo rinnova anche attraverso la vocazione, è lo stesso che fu donato agli Apostoli. Lo stesso è anche il Cristo e, lo stesso, il Padre che lo ha inviato nel mondo. Dio è sempre lo stesso: Colui che «fa nuove tutte le cose» (Ap 21,5).” Questi spunti ci possono aiutare a vivere e a camminare insieme con la nostra diocesi che vive questo Sinodo, ma soprattutto il grande “cambiamento epocale” che la Chiesa e il mondo stanno vivendo.
Trovate questi documenti e anche gli altri sette già approvati sul sito della Diocesi: camminosinodale.chiesadinapoli.it; cliccando Assemblee nel menu iniziale.