LA CORONA DELL’AVVENTO: INSIEME VERSO IL NATALE!
In questi giorni cominciamo a vedere, nelle vetrine e lungo le strade, tante luci. Non possiamo più immaginare il Natale senza le luci: in realtà, è Gesù la luce che viene nel mondo!
Anche nelle nostre Chiese, e non solo, è sempre più diffusa la tradizione nordica di accompagnare le quattro domeniche che preparano al Natale con la “CORONA DELL’AVVENTO”, il segno dell’attesa di Gesù, che verrà per illuminare la notte degli uomini sulla terra.
Vorremmo che questo segno entrasse a far parte sempre più anche delle nostre famiglie, dove già il presepe e l’albero di Natale sono segni ormai acquisiti.
Come comunità parrocchiale vivremo questo tempo accompagnati DAL SEGNO DELLA CORONA DELL’AVVENTO, che troveremo vicino all’altare, e attraverso un cartellone che ci aiuterà, di domenica in domenica, attraverso il simbolo della candela, spenta e accesa, a capire che cosa significa ESSERE CHIESA, ossia cristiani che si sentono e costruiscono una comunità, una Chiesa viva.
Quest’anno il segno dell’attesa di Gesù sarà la “Corona dell’Avvento”, da costruire in famiglia con le candele che i bambini del catechismo riceveranno ogni domenica al termine della Messa: ogni famiglia, così, si preparerà attorno al simbolo della luce, che illumina il mistero della nostra vita e riscalda il nostro cuore.
Verrà dato inoltre, ad ogni ragazzo, un LIBRETTO TASCABILE che, a partire dal primo di dicembre, ci accompagnerà fino a Natale e il giorno dell’Epifania, e potrà essere usato per vivere un breve momento di preghiera familiare intorno alla corona di avvento che sarà costruita in ogni famiglia.
Tre sono gli elementi di questo simbolo:
- La CORONA INTRECCIATA CON RAMI VERDI di abete, simbolo di speranza e di vita che non finisce. La voce del profeta Isaia, che percorre tutto l’Avvento, è una voce di speranza che prepara la venuta del messia e ne preannuncia il compiersi della promessa di Dio per gli uomini;
- LA FORMA CIRCOLARE DELLA CORONA, come il cerchio dell’anello nuziale, è il segno della fedeltà: la fedeltà di Dio alle sue promesse. Per questa ragione la corona dell’Avvento deve mantenere la sua forma circolare e non divenire una qualsiasi composizione floreale con quattro candele;
- LE QUATTRO CANDELE, che si accendo progressivamente una in più per ogni settimana, sono il segno del Signore che viene e della crescente gioia dell’umanità che attende il Redentore. Di solito l’accensione è riservata al più piccolo e avviene durante la settimana quando si prega o si mangia insieme la sera, o quando arriva un ospite.
La famiglia tutta così si prepara al Natale attorno al simbolo della luce. La fiamma accesa comunica gioia a bambini e adulti, e fa sentire che Dio è vicino. Egli illumina il mistero della nostra vita e riscalda il nostro cuore: “Rallegratevi: il Signore è vicino!”
Il CONCERTO DI NATALE, dal titolo “Forza Gesù, vinci tu!”, di sabato 21 dicembre ci aiuterà a ripercorrere insieme tutto il cammino fatto in questo tempo di Avvento attraverso i canti e alcuni dialoghi che coinvolgeranno sia i più piccoli che i più grandi, compresi genitori e nonni.
Ricordo che, vicino alla balaustra si trova anche LA CESTA DELLA SOLIDARIETÀ’: non possiamo immaginare di andare incontro a Gesù senza pensare anche a chi è meno fortunato di noi. Sia la domenica che qualunque altro giorno potrà essere riempita di viveri non deperibili per aiutare i più bisognosi.
Anche quest’anno vivremo il giorno dell’EPIFANIA, il 6 gennaio, il “PRANZO PER GLI AMICI DI STRADA”. L’appuntamento per organizzare il tutto è fissato per domenica 15 dicembre ore 11,30.
Vorrei concludere e augurare a tutti un BUON NATALE con le parole di una preghiera di Santa Madre Teresa di Calcutta:
È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società.
È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una luce nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano. Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare.”
Iniziamo fiduciosi questo nuovo anno liturgico con questo tempo di Avvento: con la preghiera e l’impegno fattivo vogliamo camminare insieme verso questo SANTO NATALE!
Don Piero Milani
parroco