UNA NUOVA LUCE PER NOI
Cari amici parrocchiani,
entriamo nel tempo di Avvento, il tempo che segna l’inizio di un nuovo anno liturgico, e che accompagna la comunità cristiana all’incontro con il Signore che viene. A Natale verrà proclamato il prologo del vangelo di Giovanni il quale annuncia: “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria”. (Gv 1, 14).
Cristo è il Verbo, ossia la Parola viva di Dio. Egli non è solo la manifestazione di Dio ma è Dio stesso, è l’autore della Vita, è colui per mezzo del quale ci viene donata la salvezza.
“… e noi abbiamo contemplato la sua gloria…”. Quale gloria abbiamo contemplato? Quale gloria possiamo contemplare? Questa è una domanda che ci poniamo spesso guardando le ingiustizie, i soprusi, la violenza, la mancanza di lavoro, i disagi familiari, la camorra, l’illegalità.
Un’indagine condotta qualche anno fa da un noto quotidiano di tiratura nazionale, su quale città italiana risultasse essere, secondo alcuni criteri dati (comunicazioni, trasporti, pulizia, ecc), più accettabile e vivibile, la nostra città, Napoli, è risultata essere all’ultimo posto…
E’ questa la gloria che possiamo contemplare? Penso che a qualcuno sia addirittura passato per la mente il pensiero di “fuggire” da questa realtà sognando città migliori, posti idilliaci, ambienti più tranquilli. Non credo che il fuggire sia però la soluzione. Dovrei essere il primo, a distanza di poco tempo dal mio arrivo in questa città. Invece io scelgo di restare. Resto non solo per l’obbedienza consegnatami e nemmeno perché credo nelle sfide, ma perché vedo in questa città tantissima gente buona, operosa, che desidera riprendersi la propria città ed ha speranza nel futuro. Allora io voglio rimanere in questa città, voglio restare con voi, voglio stare dalla parte di chi contempla la gloria del Verbo che è venuto ad abitare in mezzo a noi. Lui non ha scelto castelli o regge, ma abita tra la gente, sta in mezzo alla nostra quotidianità, condivide le nostre preoccupazioni, partecipa alle nostre gioie, è uno di noi. E la sua gloria la possiamo scoprire e vedere in mezzo a noi.
Sant’Agostino in un suo sermone commentando l’annuncio di Giovanni evangelista dirà: “Colui che era adagiato nella mangiatoia è divenuto debole ma non ha perduto la sua potenza: assunse ciò che non era ma rimase ciò che era. Ecco, abbiamo davanti il Cristo bambino: cresciamo insieme con lui.”
Con questa speranza, non lasciamoci confondere dalle tante parole, ma accogliamo Lui, il Verbo, la Parola; non facciamoci abbagliare dalle tante luci scintillanti ma lasciamoci guidare da Lui vera Luce per noi; non disperiamo ma rafforziamoci nella Speranza.
Questo è il nostro Avvento che ci farà vivere il Natale del Signore Gesù. Accogliamolo e cresciamo con lui.
Buon cammino e buon Avvento!
Don Franco Bergamin
parroco