QUARESIMA: ANDARE OLTRE
La Quaresima è il tempo dell’ “oltre”, il tempo dell’andare oltre.
Facciamo memoria come dei quarant’anni del popolo di Israele nel deserto, usciti dalla schiavitù d’Egitto, così dei quaranta giorni che Gesù trascorse sempre nel deserto e tentato dal Diavolo. Del libro dell’Esodo conosciamo tutti la storia di Israele che, guidato da Mosè, si lasciò alla spalle la crudeltà del Faraone per sopportare poi il duro cammino verso la Terra Promessa: camminando sostenuto da Dio, ha superato immani fatiche, giorni di fame, il sole, i rimpianti per quell’Egitto dove mancava la libertà ma almeno non il pane (Es 16, 2-4)… Israele, guidato da Dio, ha superato anche le naturali debolezze dell’uomo. È andato oltre.
È riuscito ad andare “oltre” pure Gesù quando, dopo essersi fatto battezzare da Giovanni, ha deciso di ritirarsi nel deserto prima di iniziare la sua missione tra gli uomini (Mt 4, 1-11): il Vangelo dice che fu «condotto dallo Spirito», ed è grazie a questa premessa che anche noi -come il Signore- possiamo superare le nostre tentazioni, aborrire la corruzione, detestare le ingiustizie, rigettare le seduzioni del mondo, andare oltre ciò che ci distoglie dal giusto cammino.
Né Israele, né Gesù, né tantomeno noi possiamo sviare o abbandonare quel cammino sulla via che conduce a Dio, alla costruzione del Regno, alla vita piena ed eterna, al nostro traguardo.
La meta è importante: Israele passa oltre il Mar Rosso, oltre il deserto, attraversa il fiume Giordano ed entra nella Terra Promessa; Gesù che aveva oltrepassato -superato- le tentazioni nel deserto, aveva voluto iniziare la sua missione proprio ripartendo là dove Israele si era fermato, cioè dal fiume Giordano, per poi andare in Galilea fra le genti. E noi dove andiamo?
La Quaresima è particolarmente il tempo giusto per pensare da dove veniamo e per chiederci dove vogliamo andare. Israele voleva essere libero, desiderava la sua Terra Promessa, voleva vivere con Dio. Noi, che desideriamo sempre essere liberi in tutto e per tutto, con chi vogliamo vivere? Dove vogliamo andare? La nostra “terra promessa” è oltre questa terra: dopo la Quaresima c’è la Pasqua, dopo il deserto il riposo, dopo il cammino ci aspetta il Signore. Anche il rinunciare a qualcosa, il vivere degli impegni forti in questo periodo, ci educa a non essere schiavi delle cose umane, delle nostre cose e ci rende uomini e donne interiormente, umanamente e spiritualmente liberi.
Scrive Sant’Agostino: «Passa quel popolo attraverso il Mar Rosso; questo popolo passa attraverso il battesimo» (Expositio in Psalmos – Sul Salmo 72, 5). Così noi, segnati nell’acqua di Cristo, forti nel Signore, rivalutiamo ancora una volta la nostra vita per finalmente partecipare all’edificazione del Regno dei cieli e raggiungere la pienezza della nostra vocazione che ci rende individui totalmente felici, realizzati, beati.
Don Franco Bergamin
parroco