Simboli dello Spirito: ACQUA
Carissimi,
in questo nuovo anno mi propongo di offrire delle catechesi su alcuni simboli dello Spirito Santo per approfondire ulteriormente la presenza e l’opera della terza persona della SS. Trinità.
“Signore- disse la donna- dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua” (Gv.1,15). Ma di quale acqua parla questa donna samaritana dalla vita ingarbugliata e dalla sfacciata curiosità? Gesù stesso darà la risposta: lo Spirito di Dio!
Nella Bibbia l’acqua è un simbolo importante e fondamentale per l’esperienza religiosa di Israele e dei Cristiani perché ci riconduce sempre all’azione dello Spirito Santo. Già nella prima pagina biblica si legge: “In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio soffiava sulle acque” (Gen.1,1-2). Prodigioso questo connubio che comincia a generare la vita: acqua e spirito, grembo e seme … e fu davvero molto bello e molto buono.
Ma l’acqua ha anche significati più spirituali: viene usata per benedizioni e lustrazioni. Il profeta Ezechiele presenta l’opera di Dio come aspersione di purificazione, di guarigione e di liberazione dal male dell’idolatria e immediatamente lo Spirito ricostruisce, rinnova il cuore con la promessa di abitare la terra gustando il suo amore di predilezione. Dice: “Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio” (Ez. 36,25-28). Attraverso quest’acqua è lo Spirito di Dio che agisce e gestisce il potere simbolico.
Una delle caratteristiche più significative dell’acqua è legata alla realtà morte-vita, peccato-grazia.
Ascoltiamo dal Vangelo le parole del Battista: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino! Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Fate dunque frutti degni della conversione … Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto … Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato … Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe … Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. (Cfr. Mt-Mc-Lc-Gv).
Chi opera tale movimento del cuore, della ricerca, della curiosità e della disponibilità è, ancora una volta, lo Spirito Santo presentandosi come forza che sospinge e che agisce attraverso il segno simbolico presentato da Giovanni del lavacro di immersione e del cammino di metànoia.
La prima apparizione pubblica di Gesù avviene proprio al Giordano nel luogo dove, lui datore della vita e dello Spirito, entra nell’acqua di un battesimo di penitenza che conduce al riconoscere se stessi di fronte a Dio per riemergere nuovi di fronte agli altri. Gesù entrando si riconosce solidale con l’umanità bisognosa di guarigione ed esce con l’investitura di Figlio prediletto nel quale Dio si compiace e che va ascoltato. All’ascolto dovrà seguire la sequela che porterà a ricevere il battesimo di Spirito e fuoco. Gesù annuncerà con chiarezza che il suo discepolo dovrà rinascere dall’alto con la forza dello Spirito, ma questo sarà oggetto di un’altra catechesi.
Secondo la tradizione giovannea Gesù entra nel vivo della sua missione, sospinto dallo Spirito, durante un banchetto di nozze a Cana di Galilea (Cfr. Gv.2,1-12). dando inizio ai segni che confermeranno il suo essere Messia inviato da Dio e ancora una volta sarà con il segno dell’acqua. Sorprendentemente mirabile questo segno della potenza dello Spirito che trasforma l’acqua in vino evidenziando la prima tappa di un percorso che porterà alla pienezza dei doni quando, sulla croce, sgorgheranno sangue e acqua, simbolo eucaristico del dono totale del Cristo al progetto di salvezza del Padre; ancora è presente lo Spirito a confermare l’amore trinitario che perdona, salva e rigenera.
È nel nostro battesimo che, per l’azione liberatrice e rigenerante dello Spirito, è avvenuta, nel passaggio dentro acqua, la configurazione piena a Gesù Cristo morto e risorto.
Nel Testo Sacro ci sono altri significati della simbologia dell’acqua riguardanti l’opera dello Spirito Santo. Per esempio il fiume d’acqua viva come scrive l’autore dell’Apocalisse: Mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello (Ap. 22,1). Questo fiume procedente dal trono di Dio simboleggia lo Spirito Santo (S.Agostino) che proveniente dal Padre trascina con sé la moltitudine delle anime, prima verso l’Agnello in un movimento di contemplazione e poi per il Figlio al Padre; siamo in piena vita trinitaria.
Un’ultima immagine mi piace consegnare ed è quella che ci presenta Gesù durante la festa delle capanne quando dice: “Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva”. Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. (Gv. 7,37-38).
Noi i credenti in Gesù, noi i battezzati in lui attraverso lo Spirito, noi i discepoli dell’unico Maestro, noi… noi siamo chiamati per vocazione ad essere segno della santità di Dio che viene donata al mondo dall’opera dello Spirito Santo.
Concludo citando il cantico delle creature di S. Francesco: Laudato si’, mi’ Signore, per sora acqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta.
Sono i doni di Dio che attraverso lo Spirito operano nella storia:
- lo Spirito è utile per giungere a Dio,
- lo Spirito dona il carisma dell’umiltà,
- lo Spirito rende preziosa l’umanità
- lo Spirito conduce alla santità.
IN QUESTO MESE PREGA COSÌ
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Don Franco De Marchi
parroco