25 GIUGNO: SI PARTE PER ROMA!
Si concluderà nella Basilica di san Giovanni in Laterano, il Giubileo dei CRL, con la presenza delle diverse comunità italiane affidate a questa famiglia religiosa, e con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal card. Matteo Zuppi.
NOI CANONICI REGOLARI LATERANENSI
DEL Santissimo SALVATORE
Siamo sacerdoti consacrati a Dio nella Vita Comune, con la Regola di S. Agostino
<strong>Apparteniamo ad un’antica Congregazione religiosa di diritto pontificio, composta prevalentemente da presbiteri che emettono la professione con i tre voti solenni di povertà, castità e obbedienza e ci impegniamo a vivere nella condivisione dei beni materiali e spirituali e a lavorare insieme per il Regno di Dio, come ci insegna Gesù nostro Salvatore nella sua Parola.
Non abbiamo un fondatore vero e proprio. La vita comune che noi professiamo, è stata suscitata dallo Spirito di Cristo nella Chiesa e praticata dal clero assieme ai fedeli, dal giorno della Pentecoste cristiana in poi. Possiamo considerare nostri antenati i chierici che vivevano insieme con i Vescovi, nell’intento di perpetuare l’insegnamento e l’esperienza di vita comune di Gesù Salvatore con i suoi discepoli. Il Nuovo Testamento documenta la forma di vita comunitaria realizzata dalla prima comunità apostolica di Gerusalemme, divenuta modello e costante riferimento per tutte le future famiglie religiose. Il nostro compito principale è sempre stato il servizio liturgico solenne in chiesa e la preghiera comunitaria in coro e nei locali all’interno del chiostro. Contemporaneamente ci dedichiamo al ministero pastorale nelle parrocchie, privilegiando la predicazione, il sacramento della riconciliazione, la direzione spirituale e la catechesi popolare. A questo scopo ci prepariamo seguendo un lungo percorso di formazione spirituale e culturale, con aggiornamenti continui mediante la formazione permanente.
Senza dubbio, la vita comune viene suscitata e alimentata se c’è una forte spinta ascetica, dono dello Spirito Santo. La nostra caratteristica essenziale, ossia IL NOSTRO CARISMA proveniente dalla Chiesa stessa, consiste nel: pregare insieme, vivere nella stessa casa, condividere i beni, progredire nello studio e dedicarci – come comunità – all’apostolato per il Popolo di Dio. Tutto ciò richiede una continua verifica dei nostri rapporti interpersonali, con una mentalità fortemente sinodale, che consiste nel camminare insieme, valorizzando il dialogo fraterno e l’ascolto reciproco umile e paziente, sotto l’azione dello Spirito di Cristo.
Tre parole chiave sintetizzano la nostra identità canonicale: Culto, Comunità, Cultura.
Sotto l’aspetto religioso, ci ispiriamo – oltre che alla meditazione costante della Bibbia con la Lectio divina – all’esperienza e alla dottrina di S. Agostino e professiamo la sua Regola che propone come ideale di perfezione la carità fraterna.
Siamo l’Ordine religioso più antico della Chiesa. Lungo i secoli, la nostra istituzione conobbe continue diversificazioni e ramificazioni, con stagioni di gloria e di decadenza. Dal ceppo canonicale germogliarono tante Congregazioni similari; molte si fusero insieme, altre si estinsero
I NOSTRI NOMI CARICHI DI STORIA
Il lungo e curioso nome che portiamo custodisce in sintesi la nostra storia plurisecolare.
- CANONICI: siamo chierici iscritti ufficialmente nell’elenco (canone) del Capitolo di una comunità ecclesiale. Le prime notizie storiche di preti chiamati Canonici risalgono al sec. VII.
- REGOLARI: dopo il Sinodo Lateranense del 1059, grazie alla Riforma Gregoriana, i monasteri clericali di vita comune si costituirono in un Ordine detto di S. Ago- stino; poco alla volta, tutti adottarono la Regola del Vescovo di Ippona. Godevano di una certa autonomia, guidati da Superiori maggiori e si distinguevano dai Canonici diocesani che dipendevano direttamente dai Vescovi locali.
- LATERANENSI: prestigioso titolo assegnato alla Congregazione dei Canonici Regolari (detti inizialmente di Fregionaia di Lucca), concesso da Papa Eugenio IV nel 1446, in segno di riconoscenza per il loro servizio ripetutamente prestato nella Basilica romana di S. Giovanni in Laterano, Madre di tutte le chiese.
- DEL SANTISSIMO SALVATORE: è un doveroso richiamo al costante legame verso Gesù Cristo, una devozione consolidata con la nostra presenza in due storiche chiese: quella romana di S. Giovanni in Laterano dedicata appunto al Salvatore e quella bolognese del SS.mo Salvatore. Il nostro stemma conferma tale affetto riconoscente: vi è riprodotta l’effigie del Salvatore, considerato da sempre la figura fondante del nostro carisma comunitario.
Don Piero, Don Giovanni, don Giuseppe abate emerito dei CRL