Sorrido e… guardo il cielo
Cari amici e parrocchiani,
la chiusura anticipata delle scuole a motivo delle elezioni politiche, ha fatto accelerare tutte le scadenze, i saggi scolastici e agonistici, tutte le attività di fine anno scolastico, e di conseguenza ha messo già in noi la voglia di vacanze, il bisogno di un po’ di meritato riposo, la necessità di “staccare la spina” da quelle che sono le nostre attività di routine, da quello che è il nostro quotidiano affannarsi, correre, lavorare, preoccuparsi, vivere …. Stacchiamo la spina per ritrovare noi stessi, ritrovare i legami con le persone che amiamo, il nostro rapporto con la famiglia, con gli altri, con il mondo, con l’ambiente …
Ma c’è una spina che non dobbiamo mai staccare: il nostro rapporto con Dio. Esso va continuamente mantenuto collegato perché alimenta la nostra vita. Il tempo estivo è occasione favorevole per mantenere viva questa alimentazione vitale. Non solo perché si ha più tempo a disposizione, ma soprattutto perché si hanno tante possibilità che ci invitano a pensare a Dio. Basti pensare alla meraviglia che abbiamo a due passi da noi il golfo di Napoli; allo straordinario azzurro del mare; all’immenso splendore del cielo; alle svettanti ed incantevoli montagne; al riposante colore dei monti, dei colli e dei boschi; al profumo dei fiori, del legno, dell’erba; allo svettante e slanciante volo degli uccelli; allo scintillante e colorato sfavillio delle farfalle; agli incantevoli paesaggi; alla gentilezza e alla straordinarietà delle persone dei vari luoghi; … tutto questo potrebbe essere per noi motivo di stupore, di gioia e di lode al Signore. In ogni momento del nostro tempo potremmo tramutare in lode la nostra meraviglia e innalzare subito un inno a Dio. Ci può aiutare il salmo 8 che dice:
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Questo testo potremmo copiarlo, fotocopiarlo, portarlo con noi per convertire in lode a Dio quello che ancora riesce a stupirci. C’è chi parte e chi resta. Tutti abbiamo la possibilità di poterci imbattere in qualcosa di bello o qualche persona particolarmente gentile. Quindi tutti abbiamo la possibilità di stupirci come i bambini.
Nel frattempo la nostra comunità parrocchiale non chiuderà i battenti. Continueremo tutte le celebrazioni festive e feriali con il consueto orario. Continuerà la vita liturgica, di preghiera e soprattutto la devozione a Maria. Dal 9 luglio al 3 settembre avranno luogo i “nove sabati” in preparazione alla festa della Madonna di Piedigrotta. Alle ore 7 del mattino si aprirà la chiesa per la recita del S. Rosario con antichi canti e tradizionali preghiere.
Seguirà alle ore 8 la celebrazione della S. Messa e la processione al trono della Regina delle Grazie, la Madonna di Piedigrotta. A settembre, al nostro rientro per le feste di Piedigrotta, vi posso anticipare che il cardinale ha fatto della nostra basilica, chiesa giubilare in cui si potrà avere l’indulgenza plenaria il giorno 8 settembre, solennità della Natività di Maria e il giorno 12 settembre, festa del SS. Nome di Maria.
Vi auguro una buona estate con un simpatico pensiero di papa Francesco: “Non sorridiamo perché qualcosa di buono è successo ma qualcosa di buono succederà perché sorridiamo.”
Buon sorriso.
Don Franco Bergamin
parroco