FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA
Cari amici,
in questo tempo in cui sembra che l’unica soluzione per qualsiasi conflitto sia l’uso delle armi e della violenza, vogliamo riflettere e pregare insieme per la pace.
Prendo spunto dall’appello “Fermiamo i signori della guerra” che padre Alex Zanotelli fa per una straordinaria marcia della pace, Perugia-Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà. Padre Alessandro Zanotelli, più noto come Alex, è un sacerdote, missionario italiano, facente parte dei missionari Comboniani; è l’ispiratore ed il fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace e di giustizia solidale. Riporto parte del suo appello:
“Troviamo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’, a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria, ora allo sgancio della Super- Bomba GBU-43 (la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.
L’Italia, secondo l’Osservatorio sulle armi, spenderà quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil) che significa 64 milioni di euro al giorno! Nel 2015 abbiamo esportato armi pesanti vendendo armi ai peggiori regimi come l’Arabia Saudita . Questo in barba alla legge 185/90 che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o dove i diritti umani sono violati. L’Arabia Saudita è in guerra contro lo Yemen, dove vengono bombardati perfino i civili con orribili tecniche speciali. Secondo l’ONU, nello Yemen è in atto una delle più gravi crisi umanitarie del Pianeta.
Abbiamo venduto armi anche al Qatar e agli Emirati arabi con cui quei paesi armano i gruppi jihadisti in Iraq, in Libia, ma soprattutto in Siria dov’è in atto una delle guerre più spaventose del Medio Oriente. In sei anni di guerra ci sono stati 500.000 morti.
E siamo in guerra in Afghanistan: una guerra che dura da 15 anni ed è costata agli italiani 6,6 miliardi di euro.
Davanti a una così grave situazione, non si riesce a capire il quasi silenzio del movimento italiano per la pace. Perché non rimettiamo tutti le bandiere della pace sui nostri balconi?
Mi fa male il silenzio delle comunità cristiane.
Questo nonostante le forti prese di posizione sulla guerra di Papa Francesco. E’ un magistero, il suo, di una lucidità e forza straordinaria.
Quando verrà recepito dai nostri vescovi, sacerdoti, comunità cristiane? Dopo il suo recente messaggio inviato alla Conferenza ONU, in cui ci dice che “dobbiamo impegnarci per un mondo senza armi nucleari”, non si potrebbe pensare a una straordinaria Perugia – Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà, per dare forza al tentativo della Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi? Sarebbe questo il regalo che Papa Francesco ci chiede: “Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro.”
Come comunità parrocchiale, sensibilizzati dal gruppo parrocchiale di sostegno missionario “Andare oltre” vorremmo cercare di prendere coscienza delle contraddizioni del mondo in ci viviamo e farci promotori di PACE per contrastare la sempre più diffusa logica di GUERRA.
Pertanto vi espongo le proposte condivise:
Mercoledì 31 maggio, ore 19: al termine della messa celebrata sul sagrato a conclusione del mese mariano, verrà esposta una bandiera della pace che rimarrà per tutta la settimana con l’accensione serale di un cero.
Dal 1 al 15 giugno: Esporre, dalle proprie finestre di casa, una bandiera della pace o un lenzuolo bianco e alla sera alle ore 21 accendere un lumino.
Giovedì 15 giugno, ore 21: partendo dal piazzale della chiesa, faremo una piccola fiaccolata e a seguire, in basilica, una breve veglia di preghiera per la pace”.
Contando sulla vostra partecipazione, ci auguriamo semi di PACE.
Don Franco Bergamin
parroco