Maggio, un fiore per la Mamma
Nel nostro mensile “Qui Piedigrotta” di aprile scorso, per contrastare la filosofia del tiramm’ a campa’ rivolgevo l’invito a vivere e a spendere bene la nostra vita di ogni giorno nell’amore e con amore. Citavo alcune persone che vivono e donano la vita per gli altri: i genitori, i coniugi, gli insegnanti, i medici.
Mi ha fatto piacere che la riflessione sia stata apprezzata e condivisa da diverse persone. Alcune mi hanno fatto presente che ci sono anche altre categorie di persone che non sono state da me citate. Ovviamente la mia era una semplice riflessione di catechesi attualizzata e non aveva la presunzione di essere esaustiva. Con piacere riporto una riflessione che mi è stata inviata: – … Ho condiviso in pieno tutto ciò che hai scritto. Se posso permettermi, avrei solo aggiunto anche questo: Penso a quei figli che si prendono cura con amore e dedizione dei propri genitori anziani, non lasciandoli soli e nell’abbandono. Una categoria che potevi citare. Ho pensato, in questa società dello scarto, a tutte quelle persone che spendono il proprio tempo e la propria vita per star vicine alle persone anziane accudendole e non liberandosene, rinunciando con grandi sacrifici anche a se stessi. Un altro dei tanti modi di amare e donarsi! Altro che Tiramm’ a campa’…. –
E’ vero! C’è tanta gente, uomini e donne, genitori e figli, che nel proprio piccolo e nella quotidianità si donano con amore: un amore grande, di dedizione, di sacrificio, di donazione, totalitario, unico, … Tra tutte queste persone mi piace, soprattutto in questo mese di maggio in cui c’è una festa dedicata proprio a lei, porre l’attenzione su una speciale categoria che sicuramente sta nelle prime posizioni delle nostre classifiche: la mamma. Ci sarebbero tante cose da dire sulla mamma. Mi piace, a proposito, parlarne con una poesia napoletana:
‘A mamma
Chi tene a mamma, è ricco e nun o sape.
Chi a vo’ bbene è felice e nun l’apprezza.
Pecchè l’ammore ‘e na mamma
na ricchezza, è comme o mare
ca nun fernesce mai.
mamma tutto te da’ e nun te chiede,
e si te vede e chiagnere, senza sape’ pecchè,
t’abbraccia e te dice:”Figlio!!!”
E chiagne ‘nsieme a te.
(Salvatore Di Giacomo)
Pensando all’amore che ognuno di noi ha ricevuto dalla propria mamma, penso ad ogni madre, a ciascuna donna che ha generato vita, all’amore grande che ognuna di esse dona ai propri figli e ci fa, oggi, dire: GRAZIE MAMMA. Vorrei, in modo particolare, citare una mamma, la mamma di tutte le mamme, il modello di donna-sposa-madre, la madre di tutti i viventi: MARIA. Mi piacerebbe che in questo mese di maggio riservassimo a lei la nostra attenzione dedicandole del tempo con la preghiera del rosario (in casa, in chiesa, davanti alle edicole a lei dedicate) e magari offrendole un fiore. I fiori più graditi da Maria, la nostra Mamma celeste, siamo noi. Come segno di riconoscenza del suo amore per noi possiamo offrirle un fiore, un disegno o una poesia/preghiera: lo faremo comunitariamente il 15 maggio durante la messa della comunità (ore 10,30). Per concludere ripropongo la preghiera che due sorelline, nostre “piccerelle”, hanno composto in occasione del concorso “Artisti per la Madonna” del 2015.
Alla Madonna di Piedigrotta
Madonna ‘e Piererotta
Tu ca si’ ‘a riggina d’ ‘o mare
e tiene ‘mbraccia ‘stu bellu Bambeniello,
dacce cunfuorto e curaggio:
ie pure tenimm’ ‘e figlie
e ‘e vulimm’ salvà,
sfidann’ ‘o mare ‘ntempesta,
e scafiste senza cuscienza,
cercanne d’arrivà
addò putimme campà.
Giuseppina e Laura Milo di anni 11 e 8.
Poesia premiata al 1° concorso “Piccoli madonnari” (2015)
‘A Maronna v’accumpagne!
Don Franco Bergamin parroco