dolcissima Maria,
Madre di Dio e Madre nostra.
Volgi il tuo sguardo d’amore
verso di noi che ti veneriamo
nella bella immagine
che è in questo Santuario
di Piedigrotta.
la tua fede e la tua vita;
aiuta tutti noi, le nostre famiglie,
la nostra bella città di Napoli
e tutti coloro che ancora
non conoscono e non amano
tuo Figlio Gesù Cristo,
nostro Signore. Amen.
il mese di maggio è il periodo in cui viviamo il tempo di Pasqua, le feste della prima confessione e comunione, la festa della mamma, e di un’altra mamma molto speciale come Maria. È il mese mariano in cui attraverso la preghiera del rosario vogliamo invocare insieme, come popolo di Dio, in Chiesa, nei i nostri quartieri dove sono state poste le edicole della Madonna, e nelle nostre case, il nome di Maria.
Noi abbiamo la gioia, ancora prima che nascesse la nostra Parrocchia (il 16 maggio 1912), di avere una Basilica dedicata a Lei e delle tradizioni mariane, con preghiere, canti particolari a lei dedicati e la “sabatina”.
La preghiera del rosario nasce affinché anche il popolo potesse pregare nell’arco della settimana, come facevano i monaci con i 150 salmi, con le 150 Ave Maria. Era la preghiera per le persone semplici, che non sapevano né leggere, né scrivere. Una preghiera, però, che portava a meditare i misteri di Dio realizzati nella persona di Gesù.
Nonostante che l’angelo Gabriele la saluti col nuovo nome “piena di grazia”, noi nella preghiera a lei rivolta aggiungiamo subito il nome che ci è familiare: MARIA; Ave, Maria, piena di grazia.
Nella Bibbia I NOMI non sono arbitrari, come da noi, ma hanno un loro preciso significato che è legato alle circostanze della nascita, all’aspetto fisico o al temperamento, oppure hanno un diretto riferimento a Dio o alla missione assegnata. Pronunciare il nome di un individuo significava, quindi, rivelare la sua reale identità. Imporre il nome era un atto solenne e decisivo. Diventa allora importante conoscere il significato del nome di Maria.
MARIA è un nome composto da due radici, una egizia, l’altra ebraica. Myr, in egizio, significa “l’amata”; yam,in ebraico, è l’abbreviazione di Yahwèh. Myriam vuol dire dunque l’amata da Yahvèh, la prediletta di Dio. Il suo nome è già indicativo del destino unico della sua vita e della sua missione: quello di essere, per sempre, la prediletta di Dio, scelta per una missione divina di salvezza, per la quale sarebbe stata associata in perpetuo alle tre Persone della Santissima Trinità. Il suo nome rappresenta quindi una stupenda promessa.
Miryam ci fa memoria che il Signore fornirà per sempre abbondanti motivi di stupore e letizia a un cuore che vuole lodarlo. È un nome che ci racconta la sua fede, il suo essere donna forte, la sua purezza, la sua femminilità che diventa strumento della rivelazione di Dio. Un nome che ci ricorda il suo nulla capace di contenere l’Assoluto, l’Infinito.
L’essere amata e prediletta da Dio non è un privilegio che mortifica ed abbassa le altre donne: anzi le onora e le eleva tutte. Dio Padre vuole mostrare in Maria ciò che ha preparato per tutte le donne, a somiglianza di lei. In lei il femminile della creazione è elevato alla dimensione suprema di Dio e, per Maria e in Maria, la prediletta, Dio mostra e rivela il suo volto femminile, fecondo e materno.
Un privilegio che si tramuta in dono, per conoscere Dio nel suo aspetto più dolce e ineffabile!
Pronunciare il tuo nome, Maria, è dire che la povertà seduce gli occhi di Dio.
Pronunciare il tuo nome, Maria, è dire che la promessa sa di latte materno.
Pronunciare il tuo nome, Maria, è dire che nella nostra carne abita il silenzio del Verbo.
Pronunciare il tuo nome, Maria, è dire che il Regno viene di pari passo con la storia.
Pronunciare il tuo nome, Maria, è dire che ogni nome può essere pieno di Grazia.
Pronunciare il tuo nome, Maria, è dire Tutta Sua,
Causa della nostra Gioia. (Pedro Casaldàliga)
Riprendiamo, allora, la bella abitudine di dire il rosario insieme, in famiglia, o davanti alle nostre edicole dedicate a Maria (noi lo faremo il lunedì alle ore 19,45), o in Chiesa prima della Messa della sera alle ore 18,30.
Guardiamo a Maria per agire come Lei.
‘A Maronna c’accumpagne!
Don Piero Milani
parroco