Sull’esempio di Maria, discepoli missionari
Cari amici,
La nostra comunità parrocchiale quest’anno ha posticipato al mese di novembre il periodo di riflessione sulle vocazioni. Sarà un tempo propizio per riflettere sulla chiamata e sul piano che Dio riserva a ciascuno di noi per la realizzazione della propria vita, al servizio della Chiesa e di Dio. E’ un servizio che ci porta ad essere discepoli missionari nella Chiesa e nel mondo sull’esempio di Maria che ha risposto, prontamente e generosamente, alla chiamata del Signore con: “Eccomi, avvenga per me secondo la tua parola”. Per questo motivo le domeniche di novembre saranno dedicate alle vocazioni speciali. La vocazione sacerdotale: donarsi e offrirsi alla chiamata del padre. La vocazione familiare: ogni famiglia infatti ha la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore; essa forma una comunità di persone, dà la vita e dà vita partecipando allo sviluppo della Chiesa e della società. La Vocazione alla vita consacrata: che è un dono speciale che Dio fa alla sua chiesa e all’umanità intera. Ed infine le vocazioni laicali e ministeriali (con il mandato ai catechisti): il laico nelle normali attività (il lavoro, gli affetti, il piacere della conoscenza e della scoperta, il tempo del riposo e dello sport, la politica, gli affari economici, ecc.) testimonia la straordinarietà della vita e realizza la perfezione della carità. I laici non hanno un altro compito; svolgono il compito della chiesa nella condizione nella quale sono chiamati a vivere.
Preti, laici e religiosi non hanno quindi missioni diverse. Hanno piuttosto modalità diverse di attuare l’unica missione. Tale diversità nasce dalla condizione vitale nella quale ognuno si trova a vivere. Separare la chiesa al clero, il mondo ai laici è non riconoscere che la chiesa non è il risultato di una somma, ma una unità nella quale si determinano distinzioni.
Ogni fedele è invitato, in questo periodo, a pregare per riscoprire la propria responsabilità e il proprio impegno verso la Chiesa e la società rispondendo in tal modo alla chiamata di Dio. Saremo aiutati, a vivere “questo tempo” dagli animatori e dai catechisti, dai sacerdoti, dalle riflessioni domenicali, dai sussidi che ci verranno consegnati ed infine dai canti proposti.
Inoltre avremo la possibilità di pregare con la Parola di Dio e con il S. Rosario per la propria vocazione e per tutte le vocazioni. Ovviamente ci affidiamo a Maria di Piedigrotta, Regina delle Grazie e Madre delle Vocazioni.
Infine, un particolare pensiero, per questo mese di novembre, in cui siamo maggiormente invitati a ricordare i nostri defunti, va alle persone care che ci hanno preceduto nella fede. Sarebbe bello, nel limite delle nostre possibilità, fare un pellegrinaggio che ci porti alle tombe dei nostri “cari” per soffermarci e condividere con loro la nostra adesione a Cristo Risorto.
Sono certo che questi nostri impegni, accompagnati dallo sguardo materno di Maria, Madonna di Piedigrotta, porteranno frutti e fiori d’amore.
Don Franco Bergamin
parroco