“Un fiore che non muore”:
un frutto dell’anno della Misericordia
Cari amici parrocchiani,
Ottobre, il mese vocazionale che ci ha fatto riscoprire la chiamata laicale, matrimoniale, catechetica, sacerdotale e religiosa, è appena terminato. Il cammino è però ancora aperto e siamo chiamati a portar frutti di vita tramite la nostra quotidiana risposta alla chiamata di Dio.
Siamo anche nella fase finale del giubileo straordinario della Misericordia di cui papa Francesco ci ha fatto dono per riscoprire quanto grande sia l’Amore di Dio riversato in ciascuno nonostante le proprie miserie. Il Giubileo si concluderà il prossimo 20 novembre con la chiusura della Porta Santa di San Pietro. Papa Francesco chiede che i frutti dell’anno santo siano concretizzati anche da “opere-segno” verso i più deboli ed i diseredati. Pure il nostro arcivescovo, il cardinale Cresecenzio Sepe, attraverso le sue lettere pastorali ci invita ad una maggiore attenzione verso i bisogni della città.
Noi come parrocchia ci siamo ultimamente impegnati, oltre all’aiuto concreto della cena agli “amici di strada” distribuita ogni lunedì, a prestare servizio alla mensa dei poveri dell’Arco Mirelli, gestita dal mese scorso dal nostro decanato sotto la direzione del nostro diacono Gianni Improta.
Inoltre, come parrocchia insieme al IV decanato, ci siamo impegnati a portare avanti un progetto, ormai in fase di attualizzazione, di realizzazione di 9 bagni/docce (4 per uomini e 4 per donne e uno per disabili) e di due guardaroba (maschile e femminile) in una struttura rappresentata da un locale di circa 450 mq, nella parte a piano terra, dell’ Ostello della Gioventù ed il cui contratto di comodato d’uso è stato regolarmente firmato con l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù dalla nostra Parrocchia. Con il Consiglio Pastorale Parrocchiale del 13 ottobre si è deciso di promuovere l’iniziativa di “un fiore che non muore” che consiste nel destinare le offerte, provenienti dalla raccolta dei funerali, a favore dei poveri del nostro territorio e a sostenere le tante spese per la mensa e per il progetto docce, pubblicando periodicamente il bilancio.
Infine un particolare pensiero in questo mese di novembre in cui siamo maggiormente invitati a ricordare i nostri cari defunti. Sarebbe bello, nel limite delle nostre possibilità, fare un pellegrinaggio che ci porti alle tombe dei nostri “cari” per soffermarci e condividere con loro la nostra adesione a Cristo Risorto aiutati da questa preghiera che propongo e riporto di seguito. Sono certo che questi nostri impegni, accompagnati dallo sguardo materno di Maria, Madonna di Piedigrotta, porteranno frutti e fiori d’amore.
Non sappiamo né il giorno,
né l’ora, né il modo,
ma abbiamo la fede
nella Tua promessa.
Rivedremo coloro
che abbiamo amato
e con loro vivremo
nella Tua vita divina.
La morte non distrugge
la comunione d’amore
che ci unisce tutti.
Vivi e morti, con l’Eucarestia,
siamo un solo corpo nella Chiesa.
Oggi nella Comunione dei Santi, Padre,
ti preghiamo per ………… (nome dei cari defunti)
e tutti i defunti: sono morti, ma vivono.
Vivono per il Tuo amore e Ti amano in pienezza;
vivono del loro amore per tutti noi.
E ora, nel grande silenzio del tempo che non passa,
Tu sei il loro silenzio,
Tu la parola eterna che non muore.
In Te riposano come semi nascosti nella terra.
In Te anche se morti, vivono.
Abbracciali anche per noi e abbraccia noi
che siamo in cammino
verso la Tua luce. Amen
Don Franco Bergamin
parroco