LASCIATEVI RICONCILIARE CON DIO
Carissimi,
è ancora festoso negli occhi e vivace nel cuore il ricordo delle Festività in onore della Madonna di Piedigrotta e già si ricomincia con sulle labbra l’inno di ringraziamento allo Spirito di Dio che, con sapienza, ci ha guidati e sostenuti. Maria è davvero scesa dal trono e si è fatta vicina con la sua fede e la sua forza, attenta come sempre ad indicarci la vera via da percorrere, che conduce all’incontro con suo Figlio Gesù.
Il Vescovo ausiliare di Napoli mons. Antonio Di Donna ci ha detto che Maria è aurora di nuovo giorno e lei ci aiuterà nel nuovo anno pastorale a far risplendere Cristo sole di pace e di misericordia. Su questo invito iniziamo il nostro nuovo anno pastorale all’insegna dell’accoglienza verso la novità del vangelo che ancora una volta avrà la connotazione del tema della Riconciliazione.
Sono convinto che la Riconciliazione sia alla base del nostro costruire Comunità-Arcobaleno.
Dopo il percorso proposto in questi due anni che sono fra di voi, è giunto tempo favorevole a compiere gesti concreti: prenderci per mano e camminare insieme sincroni con il passo del Signore che è in mezzo a noi. Insieme, insieme perché insieme è meglio come recita lo slogan già in uso nella nostra comunità, proposto dalla pastorale delle famiglie.
Insieme è la parola sacra che ci riporta all’origine primordiale dell’uomo uscito dal cuore di Dio e reso capace di relazione con l’infinito e con l’altro, dato come sostegno.
Insieme è l’unico cammino possibile per l’umanità nella storia.
Insieme è il cammino del Dio incarnato che convoca per insegnarci l’amore donato.
Insieme è la condizione essenziale e indispensabile per entrare nel regno dei cieli.
In questi due anni abbiamo tentato di camminare, i frutti sono ancora in embrione (si sa che i tempi di Dio non sono i nostri tempi e la sua pazienza ha il ritmo della crescita non della logica produttiva). Il seme, però, ha fecondato la terra e lì, nel buio e nel silenzio del mistero della vita, sta lavorando per compiere l’arcano passaggio dalla morte alla vita nel dono totale di se stesso. Sta spingendo sull’ostacolo… ma dopo la grande agonia … sboccerà e il fiore splendido darà il frutto maturo. Noi siamo sicuri di questo perché in questa santa impresa Dio si è alleato con noi e ‘a Maronna c’accumpagna.
Dopo aver aperto il cuore alla luce della speranza e gli occhi alla bellezza salvifica di un progetto secondo il cuore di Dio (Progetto Arcobaleno) che potrebbe realizzare il suo sogno nella nostra comunità, mi sono adoperato per aiutarvi a specificare le tappe del percorso: Accoglienza, Ascolto, Conoscenza, Stima, Gioia, Condivisione; sono le caratteristiche che aprono verso l’altro, accolto come compagno di viaggio, nella stupenda avventura della fede condivisa e della dignità umana accolta in quanto dono di distinzione e di condivisione. Tale percorso avrebbe dovuto portarci a guardarci negli occhi con simpatia, con benevolenza, nello stile della pazienza che si fa carico. Ma è stato così? L’altro trovato in chiesa, in parrocchia o nel quartiere è stato visto come mio fratello, mia sorella, mio indispensabile compagno di viaggio verso la mèta della santità? Oppure è stato visto come inciampo, peso, sconosciuto e inconoscibile?
Ci siamo guardati attorno, abbiamo preso coscienza che la comunità non è costituita dal gruppo di interesse o di servizio, isole di un arcipelago, dall’usufruire di servizi, dall’individualismo bastante a se stesso, perché questo non è la Chiesa di Gesù, non è il sogno del Vangelo, è solo individualismo pagano di chi superbamente pensa di giungere alla salvezza costruendosi da solo il suo paradiso.
I nostri occhi aperti hanno felicemente scoperto che siamo in molti e che, per la bontà di Dio, altri arriveranno anche se abbiamo sperimentato e continueremo a sopportare la fatica di far spazio nella nostra vita all’incarnazione dell’altro per superare la paura di donarci completamente al dono dell’alterità.
Don Franco De Marchi
parroco