I “passi” di Famiglie Insieme
nel 2023-2024
14 ottobre 2023 | Programmazione per l’anno pastorale | |
4 novembre 2023 | Che ne facciamo della sofferenza? |
Dopo il momento di preghiera iniziale, don Giuseppe ha invitato tutti ad esprimere idee e proposte per il cammino dell’anno 2023-24.Egli stesso aveva inviato dei programmi di altri gruppi famiglie, per avere un’idea.
Patrizia: occorrerebbe scegliere gli argomenti, per un percorso organico. Sarebbe sempre una coppia ad aprire l’incontro, dopo essersi confrontata con don Giuseppe
LILLY: Si potrebbero proporre delle meditazioni di don Tonino Bello
Giovannella: sarebbe bello studiare insieme qualche documento della Chiesa, come abbiamo fatto con l’Amoris Laetitia e la Patris corde
Sergio : scegliere tra gli argomenti suggeriti da d. Giuseppe
Tonino: tra gli spunti proposti da d. Giuseppe, tener presente: l’essere laico: che significa e come si vive, quando uno è cristiano? Suggerisce di invitare qualche esperto a dare un contributo
Linda: dobbiamo sempre riscoprire la motivazione del nostro stare insieme: di che cosa abbiamo bisogno? Nei nostri incontri dobbiamo comunicare l’anima e il rapporto con Dio
Carlo: partiamo da piani diversi. Ciò implica attenzione e pazienza
Fulvio: ci sono tre possibilità, peri nostri incontri:
- Catechesi sul Padre nostro di d. Renzo Bonetti: video che durano 30 minuti che potrebbero dare spunto per condivisione.
- Studio di un documento della Chiesa. Suggerisco la Fratres omnes
- Argomenti scelti, incontro per incontro, anche tenendo presente i suggerimenti di d. Giuseppe
Anche in seguito a quanto scaturito a Montesarchio, si potrebbe fare un incontro-dibattito sulla realtà LGTB. Teniamo presente la cassa comune e i nostri Sostegni a distanza, anche riprendendo iniziative quali la festa del dolce, che tra l’altro ci hanno fatto conoscere. Si constata amaramente che la comunità non ha appoggiato la richiesta di avviare il processo di canonizzazione per d. Giovanni, come riconoscimento e riconoscenza per ciò che ha fatto
Don Giuseppe: anche al di là degli incontri, si potrebbero vedere i film sui comandamenti, il Decalogo ad opera del polacco Krzysztof Kieślowski.
Linda : Dobbiamo essere attenti alle esigenze della parrocchia e rendere il servizio richiesto. Sarebbe anche bello fare una presentazione/invito di Famiglie Insieme, in una domenica, come hanno fatto quelli dell’Adorazione eucaristica
A questo punto, ognuno ha espresso la propria preferenza sulla modalità degli incontri. E’ prevalsa a grande maggioranza l’indicazione ad utilizzare degli argomenti scelti tra quelli proposti da don Giuseppe, che insieme con Lilly e Sergio faranno un programma per i nostri 5 incontri dell’anno, individuando anche le coppie che apriranno gli incontri. A dicembre e a marzo si faranno dei momenti di preghiera in preparazione al Natale e alla Pasqua.
Per quanto riguarda la presentazione/invito di Famiglie Insieme da farsi domenica 5 novembre, saranno Patrizia e Michele a pensarci e ad organizzarla.
Infine, l’incontro-dibattito sul LGTB sarà strutturato e organizzato da Lilly, Patrizia, Linda e Fulvio, non appena sapranno da Patrizia e Michele, nostri rappresentanti nel Consiglio Pastorale, che è stata approvata la proposta e la data prevista.
Alla fine don Piero, il Parroco, fa presente che in parrocchia c’è un altro gruppo famiglie: Progetto 4.0, che si incontra nel terzo venerdì del mese e con cui si potrebbe lavorare in sinergia. Non ritiene necessaria la nostra partecipazione agli incontri coi genitori dei catechizzandi, come era stato per lo scorso anno e come avevamo offerto. Chiede la partecipazione attiva di noi tutti alla festa dei nonni, prevista dalle 11,30 di domenica 22 ottobre 2022: contribuire con la presenza, giocando con i bambini e portando qualche dolce e bevanda.
Alle 21 l’incontro è proseguito con un bel momento conviviale.
L’incontro è stato introdotto dal canto “Ogni mia Parola” e recitando il Salmo 48, 1-13. A seguire la lettura di un brano del vangelo Lc. 13,1-5
1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.
A questo punto è iniziata la discussione
don Giuseppe:
Cosa ne facciamo della sofferenza? Non abbiamo una risposta ma delle motivazioni. La sofferenza ci tocca. Dobbiamo saper affrontare la sofferenza.
Gli uomini della Bibbia si sono posti questo problema ed hanno una certezza: Dio non ha creato la morte.
Bisogna andare oltre la situazione della vita.
C’è chi crede in Dio ed accetta la sofferenza ma anche chi rinnega Dio proprio per la sofferenza che patisce.
La Bibbia dice che Dio non è indifferente al dolore. In Gesù non troviamo una risposta ma capiamo come vivere il dolore.
La sofferenza ha un valore educativo. Nel vangelo troviamo scritto: non cade un uccello senza che il Padre cada con lui.
Nella lettera agli Ebrei leggiamo: “Gesù imparò l’obbedienza dalle sofferenze che patì”
Lilly:
Mi interroga la sofferenza del mondo. Dio nel crearci liberi ha giustificato la sua impotenza di intervenire nella nostra vita.
Nella parabola del vangelo il padre misericordioso soffre ma aspetta le decisioni del figlio. Dio non vede globalmente l’umanità e la sua sofferenza ma ogni singolo uomo che soffre. Noi abbiamo la responsabilità forte di avvicinare la sofferenza di chi ci sta vicino.
Quindi se posso fare qualcosa debbo farlo.